L'Armata Brancaleone alle crociate labroniche!

Siamo ancora qui a raccontar le epiche gesta dell'Armatata Brancaleone, stavolta in labronica terra.

Ritrovo dei (b)prodi all'usuale parcheggio Rindi, con altrettanto usuale attesa spasmodica del cavalier Clochard Andrea Giusti(no).

Nel qual mentre si aspettava il suddetto, conclave presso la pattumobile del Comandante Meon che si presenta reduce da nottata di gozzoviglie e sesso estremo (ovvero astinenza). Dalla fatidica (con)Fusion esce di tutto, ma indelebile è il ricordo del muschio natalizio che incrostava il tappetino del guidatore e che  colpirà sicuramente l'immaginario collettivo.

Arriva pure il Cavalier di Mare Fulignì alla guida di una futuribile Civic che pareva guidarsi da sola (e forse era davvero così...). Con voce stentorea mica tanto, ad oner del vero alquanto impastata dai residui alcolici, dichiara in cuor suo di voler andare a parcheggiare. Si volta e guarda verso il volante aspettando che lo spirito (di)vino innesti la prima. Stufatosi di attender inutilmente l'intervento della provvidenza, prende in mano le redini e dopo 5 minuti abbondanti lo vediamo tornare tra i vivi.

Si fa talmente attendere che riescono a raggiungerci i Cavalieri del Mattino, alias Ser 7viti Antonelli, il presidè Grande Ciambella talmente sconvolto che manco trovava il suo ingombrante destriero ed infine Madam Betti e la giovine fanciulla Isi-Isidè.

Quest'ultima impaziente ci saluta rapidamente, manco ho il tempo di parcheggiare al suo posto che arriva sul suo roboante ronzino il Barbon Giustino, che mi soffia testè il parcheggio (ubi maior...).

Salutata Madam Bella Betti che ci ammonisce sulle infide e fredde acque labroniche, mi accingo a partire con messer Discobolo, ser Tufo de Savage, il cavalier Gassa Long Bow ed il fido scudiero Prestan.

Parte ordunque la rat race. Gli equipaggi sono i seguenti: Discobolo, Savage, me istesso medesimo, Gassa Long ed il giovane Prestan, ci precedono sulla pattumobile il Comandante Meon, ser Giustino ed il dissestato ser Fulignì.

Il trasferimento avviene a fila serrate ed a passo allegro, poca la voglia ma il cuor è leggero.

Poi grazie alle meraviglie magiche della pattumobile, ma soprattutto all'impostazione fallace dell'indirizzo sul navigatore a legna, Via Allende a Rosignano...(In vino stat veritas...) sbagliam itinerario...

Ordunque fedeli seguitiamo il comandante in un giro turistico della ridente cittadina labronica. Puntata a terrazza Mascagni, accademia navale ed infine lo stadio dove, forse per i trascorsi di ser Meon, tentiamo svariate volte di imbucarci...

Dopo essersi persi nel parcheggio retrostante la piscina arriviamo giusto in tempo per il riscaldamento...

E qui finisce a malincuor questo primo assaggio delle avventure labroniche.

A breve la cronaca del fantasmagorico 50 dorso subacqueo del Comandante. 


Grillo il Menestrello.

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