Prova Honda Forza 125

Come già successo altre volte, il tagliando della mia Honda CB650F mi ha dato la possibilità di provare un altro mezzo. In questo caso la Firenze Motor mi ha messo a disposizione il Forza 125.

Avrei preferito il 300 perchè mi avrebbe consentito di prendere l' autostrada ed evitare di passare nel caos della città, un unico grande cantiere con i lavori per la tramvia.

Stendendo un velo pietoso sulle opere pubbliche del capoluogo, di fatto mi trovavo a dover attraversare la città da un capo all'altro per andare da Firenze sud verso Prato; tutto questo all'ora di punta: erano circa le 17 e 45...  

Primo approccio

Strumentazione

Controllato che fossero presenti i documenti, rapida spiegazione dei comandi principali, come aprire il vano sottosella e lo sportellino del carburante grazie alla manopola posta alla base del manubrio, fatta mente locale sulla strada che voglio percorrere, sono pronto per partire.


La strumentazione mette quasi in soggezione tanto è completa. Consiste di due strumenti circolari, tachimetro e contagiri (ma poi chi sa a cosa serva su un mezzo col variatore?), più un display digitale centrale. Quest'ultimo riporta informazioni quale il chilometraggio, orario, livello carburante, mentre sotto di esso trovano posto le classiche spie.

Posizione in sella

Siccome non sono un vatusso, dal basso del mio metro e settanta noto subito che far manovra da fermo non sia così agevole. La sella è sì bassa da terra, ma i suoi fianchi abbastanza larghi, a causa di un vano sottosella molto ampio che può ospitare due caschi integrali, non rendono agevole poggiare i piedi a terra, obbligando quindi le gambe a rimanere abbastanza larghe. 

Non appena si pongono i piedi sulla pedana ci si accorge poi di un'altra pecca, comune peraltro a molti scooter: il tunnel centrale molto esteso ne limita molto lo spazio, oltretutto essendo il sottoscritto abituato a guidare un' intramontabile Vespa d'epoca sento ancora di più questa costrizione. 

Vero è che non c'è la necessità di caricare il classico sacchetto della spesa al gancio posto sotto la sella, tipico dello scooter di Pontedera, potendo utilizzare il grande vano del Forza, vero è che la vista laterale risulta più aggressiva, che il telaio può essere reso più rigido, ma continuo a preferire per gli scooter il pianale piatto, per rimanere in casa Honda, quindi stile SH.

Con questa soluzione è più semplice salire in sella, soprattutto per un pubblico femminile che indossi una gonna (o da un prete come recitava la comunicazione Piaggio), ma capisco che per uno scooter che punta al segmento GT, non sia così corretto muovere queste obiezioni.

Tuttavia vista la cubatura e quindi la destinazione d'uso prettamente urbana, con divagazioni extraurbane, i precedenti appunti non possono essere completamente trascurati.

Il mio mezzo era dotato di bauletto. Atroce dubbio: monto in sella stile moto, scavalcando il mezzo e facendo il pelo con il piede al bauletto (oltrepassare anche quest'ultimo con una mossa stile Van Damme non era tra le opzioni), oppure salgo alla Valentino con il piede che passa davanti, sopra il tunnel centrale. Opto per quest'ultima tecnica... Beh con gli stivali da moto vi posso garantire che non è così facile come verrebbe da pensare.

Guida

A questo punto sento già la prima obiezione: "Sì, bene la strumentazione e la posizione in sella, ma come va?" Non sono un amante del genere, però posso dire che nel caotico traffico del capoluogo fiorentino lo scooter la fa da padrone. 

Disattivato lo start & stop al primo semaforo, basta premere un interruttore a due posizioni sul blocchetto destro (quindi se disattivato rimane tale anche una volta riacceso il mezzo, grande idea, rispetto a dover tutte le volte premere un pulsante di esclusione), mi muovo nel traffico con una certa difficoltà. Tutto questo per evitare di avere un continuo accendi e spegni del motore con l'impianto elettrico che ringrazia.

Certo il mezzo non è il mio e non ci sono abituato, quindi ho guidato con molta cautela, ma la scelta Honda di impiegare degli specchietti fissati allo scudo anteriore non agevola. Belli sono belli, con tanto di frecce integrate, guscio fisso e solo lo specchio registrabile, ma sono posti proprio all'altezza degli specchietti delle auto, quindi occorre prestare attenzione quando si passa tra le colonne di mezzi bloccati nel traffico.

Il gruppo motore/trasmissione ha una buona progressione, non eccezionale, ma è pur sempre un 125 a 4 tempi. La ciclistica è neutra anche se il doppio ammortizzatore è sin troppo sostenuto e viceversa la forcella è abbastanza cedevole. Queste sensazioni sono legate molto anche al tipo di asfalto su cui vengono provate. Diciamo che la condizione del manto stradale delle province di Firenze e Prato è perfettibile e per chi conosce la zona sa che questo è un eufemismo. 

Come al solito ho avuto la spiacevole sensazione che lo sterzo si chiudesse nelle curve più lente, o quantomeno che lo scooter scendesse in piega anche troppo velocemente, nonostante le ruote alte (15" ant/ 14" post): molto probabilmente mi è stato consegnato con la pressione delle gomme prescritta dalla casa (che di solito va bene anche per un camion...), quindi anche il comfort potrebbe migliorare abbassandola leggermente.

La protezione aerodinamica è buona, tant'è che neppure mi sono accorto che il parabrezza fosse regolabile.

La frenata coadiuvata dall' Abs risulta adeguata al mezzo, con le leve che non richiedono uno sforzo eccessivo per ottenere le decelerazioni richieste. Sicuramente uno dei lati positivi di questo mezzo è poi il ridotto consumo di carburante. 

Il verdetto

Arrivato finalmente a destinazione riesco a mettere il cavalletto centrale senza troppa difficoltà, anche se lo scooter non è proprio un peso piuma visti i suoi 182 kg da scheda tecnica. Meglio utilizzare la stampella laterale.

Complessivamente quindi il giudizio è positivo anche se il prezzo di poco superiore ai 5000 euro non è poi così abbordabile, ma in linea con il segmento GT. Rimango tuttavia convinto che la motorizzazione da 300 cc sia quella più corretta data la struttura del mezzo, mentre il 125 ritengo sia troppo piccolo, da vorrei ma non posso.







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